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La situazione attuale dei test nel WRC
Con l’avvicinarsi del 2025, anno in cui sono previste importanti modifiche alle regole del Mondiale Rally, Hyundai ha sollevato la questione della revisione delle normative sui test. Attualmente, ogni Costruttore è limitato a un massimo di 21 giorni di test all’anno, utilizzando le proprie vetture Rally1 al di fuori delle sedi di prova permanenti designate.
Queste ultime, che possono ospitare un massimo di 12 chilometri di percorso, non devono trovarsi nelle vicinanze della sede del team, creando così delle limitazioni significative per i Costruttori.
Le scelte strategiche di Hyundai e dei concorrenti
Hyundai Motorsport, pur avendo sede in Germania, ha optato per le strade della Finlandia come location per i test, avvicinandosi così alla rivale Toyota.
Quest’ultima, infatti, ha la sua sede nel Paese scandinavo. M-Sport, d’altra parte, ha scelto la Greystoke Forest in Cumbria per testare le sue Puma. Questa situazione ha portato i team a iscrivere i propri piloti a gare nazionali per accumulare chilometri utili, dato che le strade di prova sono adatte solo per un numero limitato di rally del calendario.
Le proposte di Loriaux per un cambiamento
Christian Loriaux, Responsabile del programma WRC di Hyundai, ha espresso la sua opinione riguardo l’attuale regolamento, sostenendo che la combinazione tra siti di prova permanenti e partecipazione a gare nazionali non sia vantaggiosa. Secondo lui, la necessità di costruire piste di prova specifiche per i Costruttori vanifica l’obiettivo di contenere i costi. Loriaux propone quindi una revisione delle normative sui test, suggerendo un uso più limitato dei siti permanenti e un aumento delle giornate di test consentite. Questo approccio potrebbe ridurre la necessità di partecipare a eventi nazionali, permettendo ai team di concentrarsi maggiormente sui test per le gare del WRC.
Le implicazioni future per il WRC
La discussione sulle normative dei test si complica ulteriormente con la possibilità di eliminare l’ibrido dalle vetture Rally1. Loriaux ha affermato che, se questa decisione venisse confermata, non sarebbero necessari test aggiuntivi, poiché le auto sarebbero meno complesse e le regolazioni più semplici. Questo potrebbe portare a una semplificazione delle operazioni per i team, consentendo loro di ottimizzare le risorse e concentrarsi maggiormente sulla preparazione per le gare.