Dacia Sandrider: la nuova sfida alla Dakar 2025

Un veicolo innovativo e sostenibile per affrontare la gara più dura del mondo.

Un progetto ambizioso per Dacia

A Milano, Dacia ha svelato la sua ultima creazione, la Sandrider, un veicolo progettato per affrontare la Dakar 2025, considerata la gara più impegnativa del mondo. Questo progetto non è solo un passo avanti per il marchio rumeno, ma rappresenta anche un impegno verso valori fondamentali come robustezza, affidabilità e sostenibilità.

La Sandrider è il risultato di un approccio eco-smart, mirato a sviluppare soluzioni di mobilità sostenibili che possano essere trasferite anche alle auto di serie.

Caratteristiche tecniche della Sandrider

La Sandrider si distingue per il suo design innovativo e le sue specifiche tecniche avanzate.

Con un telaio tubolare e una carrozzeria in fibra di carbonio, questo veicolo è progettato per affrontare le sfide estreme del rally raid. Le dimensioni sono impressionanti: lunga 4,14 metri, larga 2,29 metri e alta 1,81 metri. Sotto il cofano, la Sandrider monta un motore V6 biturbo da 3 litri, capace di erogare 360 cavalli e una coppia di 539 Nm. Inoltre, utilizza benzina sintetica fornita da Aramco, un passo significativo verso una competizione più sostenibile.

Un team di campioni per la Dakar

Alla guida della Sandrider ci saranno tre piloti di fama mondiale: Nasser Al-Attiyah, Sébastien Loeb e Cristina Gutierrez. Questi atleti portano con sé un bagaglio di esperienza e successi che promette di elevare le ambizioni di Dacia nella competizione. Loeb, in particolare, ha espresso ottimismo riguardo al potenziale del veicolo, sottolineando l’importanza di affidabilità e precisione per ottenere risultati. La Dakar non è solo una gara, ma un vero e proprio banco di prova per le innovazioni nel settore automotive.

Preparazione e strategie per la competizione

La preparazione per la Dakar 2025 è già in corso, con il team Dacia che ha testato la Sandrider in diverse condizioni. Il Rally del Marocco ha rappresentato un’importante opportunità di collaudo, permettendo al team di identificare aree di miglioramento. Tiphanie Isnard, team principal, ha evidenziato l’importanza di affrontare ogni tappa con umiltà e determinazione. Con un’organizzazione che coinvolge oltre 80 persone, Dacia è pronta a dimostrare il proprio valore nella competizione.

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