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Introduzione della classe WRC4
La Commissione WRC si è recentemente riunita per discutere il futuro del Campionato mondiale rally, con particolare attenzione all’istituzione di una nuova classe, la WRC4, dedicata alle auto a trazione anteriore. Questa proposta rappresenta un passo significativo verso l’inclusione di una maggiore varietà di veicoli nel campionato, che attualmente comprende le classi WRC, WRC2 e WRC3.
Storia delle auto a trazione anteriore nel WRC
Le auto a trazione anteriore hanno una lunga storia nel Campionato mondiale rally, avendo avuto una propria classe fino al 2021. Durante quell’anno, Sami Pajari ha trionfato nel campionato JWRC junior class con una Ford Fiesta Rally4, dimostrando il potenziale di queste vetture.
Tuttavia, dal 2022, il campionato juniores ha visto l’introduzione di vetture Rally3 a trazione integrale, limitando le opportunità per le auto a trazione anteriore.
Discussioni sulla classe junior JWRC
Oltre alla proposta della classe WRC4, la Commissione ha anche esaminato i criteri di selezione per un partner della classe junior JWRC a partire dal 2026. Attualmente, il campionato juniores è disputato esclusivamente con vetture Ford costruite dalla M-Sport, ma con l’emergere di nuovi concorrenti come Renault, che ha presentato la Clio Rally3, ci sono opportunità per un maggiore equilibrio e competizione nel campionato.
Prospettive per il 2026
Un altro punto cruciale discusso durante la riunione è stato l’obiettivo di completare la bozza delle regole per il 2026 entro settembre. Questo permetterà di presentare le nuove normative al Consiglio Mondiale degli Sport Motoristici della FIA durante la riunione di ottobre. L’introduzione di un modello operativo che migliori l’equilibrio tra i tempi di lavoro e di riposo dei concorrenti è fondamentale per garantire un’esperienza di gara più equa e sostenibile.
Conclusioni e aspettative future
Con l’introduzione della classe WRC4 e le nuove regole in arrivo, il Campionato mondiale rally si sta preparando a un’evoluzione significativa. Queste modifiche non solo mirano a diversificare le vetture in competizione, ma anche a garantire un futuro sostenibile e competitivo per il rally. Gli appassionati e i partecipanti possono aspettarsi un campionato più dinamico e inclusivo nei prossimi anni.