Secondo gli esperti Alexander Zverev è uno dei talenti destinati a raccogliere l’eredità dei “Fab Four”, dominatori degli ultimi anni. Scopriamo chi è il giovane tennista vincitore nel 2018 delle ATP Finals.
Alexander Zverev è nato ad Amburgo il 20 Aprile 1997.
Tedesco di origine russe, è figlio d’arte, dato che il padre è stato uno dei giocatori che hanno rappresentato la Russia in Coppa Davis. Fece il suo esordio nel circuito Juniores nel 2011, diventandone il numero 1 nel 2013. Nel 2014 vinse l’edizione giovani degli Australian Open.
Sempre nell’anno del successo australiano, Zverev vinse lo Sparkassen Open, torneo challenger, e la prima partita ATP, in quel di Amburgo. Nel 2016 raggiunse la sua ATP a Nizza, mentre poco dopo trionfò all’open di San Pietroburgo, aggiudicandosi il suo primo torneo in carriera.
Nel 2017 ottenne importanti affermazioni ai tornei di Montpellier, il BMW Open di Monaco di Baviera e soprattutto gli Internazionali di Roma. Tali risultati gli permisero di entrare in top10 mondiale per la prima volta in carriera. L’anno d’oro però continuò all’insegna dei successi, questa volta a Washington e Montreal. Questo pokerissimo permise a Zverevi di raggiungere la posizione numero 3 nel ranking ATP, suo massimo in carriera.
Il 2018 fu l’anno della consacrazione grazie alla vittoria delle ATP Finals, il torneo aperto ai primi otto in classifica al termine della stagione. Nella semifinale contro Roger Federer fu al centro delle polemiche e dei fischi del pubblico. Il tedesco infatti si appellò al regolamento chiedendo la ripetizione del punto, dichiarandosi distratto dalla caduta di una pallina dalle mani del raccattapalle. Nel corso della gara quello fu un episodio decisivo e che venne mal digerito dai tifosi presenti. Il tedesco si scusò al termine della gara, ma fu lo stesso Federer, idolo di Alexander, ha dichiarare legittima la richiesta del giovane avversario. In finale ebbe poi la meglio, contro ogni pronostico, contro il numero 1 al mondo Novak Djokovic.
Dopo aver ottenuto l’undicesimo titolo in carriera nel 2019, nel 2020 venne chiamato al salto di qualità nei tornei del Grand Slam. L’inizio fu promettente, dato che raggiunse la semifinale degli Australian Open dopo aver eliminato il favorito Stan Wawrinka. Il percorso più lungo in uno slam avvenne però agli US Open, dove il tedesco riuscì ad arrivare in finale. A interrompere il suo sogno fu ancora una volta da Dominic Thiem, come a Melbourne. L’anno, condizionato dal COVID-19, non fu però privo di soddisfazioni grazie alla conquista di due tornei ATP.
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