Naomi Osaka, nonostante la giovane età, è già entrata nella storia dello sport asiatico come la prima giapponese a vincere uno slam e la prima tennista proveniente dall’Asia a raggiungere il primo posto nella classifica mondiale.
Nata a Osaka il 16 Ottobre 1997, ha preso il cognome della madre dato che in Giappone vige la legge che i figli devono portare il cognome del coniuge con cittadinanza giapponese (il padre era di Haiti).
A tre anni la famiglia si trasferì in America. Fino ai ventidue anni ha mantenuto la doppia cittadinanza, scegliendo poi quella giapponese a causa della legge nipponica che viete di avere due passaporti. Negli Stati fu proprio grazie alle sorella Williams, che Naomi cominciò a giocare a tennis.
Nel 2012 fece il suo esordio nel mondo dei professionisti. I primi quattro anni furono abbastanza anonimi per la giapponese, più che altro impegnata in tornei minori.
Il 2018 fu il suo miglior anno da inizio carriera. Dopo essere stata eliminata agli Australian Open da Simona Halep, a Indian Wells vinse il suo primo titolo WTA. Tale successo le permise di passare dalla 44esima posizione alla 22esima. A fine anno, al quarto slam stagionale, riuscì ad arrivare in finale agli US Open. Di fronte si ritrovò l’idola di sempre, ossia Serena Williams, già sei volte campionessa nel torneo americano. Fu una partita caratterizzata dall’accesso di nervosismo della Williams, che accusò più volte l’arbitro di sbagliare le chiamate. L’Osaka vinse meritatamente quell’incontro, ma durante la premiazione venne fischiata dal pubblico locale, deluso dalla sconfitta della beniamina che però invito tutti ad applaudire la vincitrice. La nipponica prese così la parola e disse:
So che siete venuti qui per vedere lei vincere e mi dispiace che sia finita così. Volevo solo ringraziarvi per essere venuti a vedere il match. Il mio sogno è sempre stato quello di giocare contro Serena in finale agli US Open e sono felice di essere stata in grado di realizzarlo. Grazie.
Nel 2019 la sua ascesa continuò grazie alla vittoria agli Australian Open. Quel successo le diede diversi record, come la prima dal 2001 a vincere consecutivamente i primi due slam in carriera, ma allo stesso tempo anche la prima posizione nel ranking mondiale. Nel 2020 invece venne eletta Atleta Donna dell’anno: riconoscimento che venne impreziosito dal terzo slam in carriera. Infatti l’Osaka riuscì a bissare il successo di due anni prima, trionfando nuovamente agli US Open.
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