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Nella sua carriera è riuscito a togliersi più di qualche soddisfazione, come la chiamata in nazionale per Rio2016 e l’accesso alla top100 dei tennisti mondiali. Chi è Thomas Fabbiano, testimonial di Head e Le Coq Sportif?
Classe ’89, Thomas Fabbiano ha iniziato a giocare a tennis all’età di quattro anni. I suoi miti sono Safin e Agassi. Preferisce giocare sul cemento e il suo colpo migliore è il dritto. Per assecondare la passione del tennis ha rinunciato allo sci. Da juniores ha disputato l’Australian Open e il torneo US Open FS 2007, oltre ad aver vinto nello stesso anno, in doppio, il Roland Garros. Nonostante la statura minuta (1,73), il giovane Fabbiano sembra promettere una grande carriera professionistica. A livello junior rimane infatti a lungo tra i migliori 10 atleti al mondo, con un picco alla sesta posizione.
L’esordio nei tornei Futures e la vittoria all’Open di Olbia nel settembre 2007 aprono a Thomas Fabbiano le porte del professionismo. Lascia la provincia di Taranto e si trasferisce alla Tennis Training School di Foligno per dedicarsi completamente alla preparazione atletica e agli allenamenti con altri giovani talenti. Seguiranno tre vittorie nel 2008, due nel 2010 e nel 2011 ed una del 2012.
Il 2013 è l’anno dell’approdo ai tornei Challenger: dopo aver raggiunto la semifinale nei tornei di Todi e San Benedetto del Tronto, il 22 luglio si aggiudica, a Recanati, il suo primo torneo Challenger in carriera sconfiggendo in finale David Guez. Il 24 agosto centra il main draw agli US Open superando le qualificazioni ma viene eliminato al primo turno da Milos Raonic. A fine stagione è 180esimo nel ranking mondiale.
Nel 2014 ottiene i migliori risultati a Guadeloupe (aprile) e Shanghai (settembre), dove raggiunge la semifinale; di rilievo anche la finale di doppio a Mersin in coppia con Matteo Viola. Si qualifica in tutti e quattro gli Slam, ma viene sempre eliminato al primo turno. La mancata conferma agli US Open lo fa retrocedere ben oltre la duecentesima posizione del ranking ATP costringendolo, a fine stagione, a giocare alcuni tornei Futures in Grecia.
Nel 2015, dopo alcuni infruttuosi tentativi di qualificazione nei tornei del circuito maggiore a inizio stagione (compresi gli Australian Open), conquista tre titoli Futures in singolare. In seguito, passando dalle qualificazioni, raggiunge la semifinale del Challenger di Napoli. Nel corso della stagione raggiunge di nuovo la semifinale nei Challenger di Nanchang, Ho Chi Min e Suzhou. Partecipa in tre occasioni a tornei del circuito ATP, partendo sempre dalle qualificazioni. Chiude la stagione agonistica alla 157esima posizione del ranking mondiale.
Inizia la stagione 2016 con il 250 di Chennai dove, dopo aver superato le qualificazioni, sconfigge al primo turno l’altro qualificato Jozef Kovalík e negli ottavi di finale il lussemburghese Gilles Muller, prima di essere eliminato da Benoît Paire. A Dubai accede al main draw passando dalle qualificazioni e supera il primo turno battendo Leonardo Mayer; negli ottavi di finale viene sconfitto con un doppio 6-2 dal n° 7 del mondo Tomáš Berdych. In marzo vince il secondo Challenger della sua carriera, a Zhuhai, battendo in finale il cinese Zhang Ze. Un mese dopo entra per la prima volta in carriera nella top 100, al 98º posto, dopo aver raggiunto due semifinali consecutive a Shenzhen e Ra’anana.
La classifica gli consente di accedere direttamente all’ATP 250 di Estoril, dove perde al primo turno contro Stéphane Robert. Nel 2016 Thomas Fabbiano riceve la convocazione per le Olimpiadi di Rio pochi giorni prima dell’inizio della manifestazione, venendo tuttavia sconfitto al primo turno da Rogério Dutra Silva. Coglie poi la sua seconda qualificazione agli US Open, eliminando Andrea Arnaboldi, il belga Yannik Reuter e Alejandro González, ma, per la terza volta su altrettante partecipazioni a uno Slam, si ferma al primo turno, perdendo in quattro set contro Karen Chačanov.
Nel marzo 2017 si aggiudica il Challenger di Quanzhou battendo in finale Matteo Berrettini. A maggio vince due Challenger in Corea del Sud. Raggiunge la finale sull’erba del Challenger di Nottingham, dove viene battuto da Dudi Sela. Il risultato gli consente di portare la sua classifica ATP al 93esimo posto il 19 giugno. Dopo aver superato le qualificazioni e il primo turno del main draw al torneo ATP 250 di Eastbourne, negli ottavi di finale perde in tre set dal nº 31 del mondo Steve Johnson.
La permanenza tra i primi cento della classifica di singolare maschile gli consente di partecipare di diritto, per la prima volta in carriera, al torneo di Wimbledon, unico Slam al quale non era ancora riuscito ad accedere, dove viene sconfitto al primo turno da Sam Querrey. Il 17 luglio raggiunge l’86esimo posto del ranking ATP. Agli US Open ottiene la prima vittoria in carriera in uno Slam battendo al debutto il qualificato John-Patrick Smith in quattro set. Approda ai sedicesimi di finale dove viene battuto in tre set da Paolo Lorenzi. Il 18 settembre raggiunge il suo best ranking ATP alla posizione nº 70.
A maggio 2018 raggiunge per la seconda volta i quarti di finale di un torneo ATP: al primo turno del torneo di Istanbul elimina Mikhail Youzhny e al secondo Damir Džumhur. Nei quarti viene sconfitto da Jérémy Chardy. A Wimbledon, dopo aver superato le qualificazioni, batte al primo turno Yuki Bhambri e al secondo turno elimina il tre volte campione Slam Stan Wawrinka, prima di essere eliminato ai sedicesimi da Stefanos Tsitsipas. Comincia poi la campagna sul cemento americano disputando l’ATP 250 di Los Cabos, in cui raggiunge il secondo turno. Prima di disputare gli US Open, Thomas Fabbiano partecipa a tre tornei Challenger su cemento, ottenendo il miglior risultato nella semifinale di Aptos.
Dopo un’altra semifinale raggiunta al Challenger di Istanbul, esce al primo turno delle qualificazioni del Masters 1000 di Shanghai. Sempre in Cina, prende parte al Challenger di Ningbo in cui conquista il suo sesto trofeo Challenger in carriera, battendo in finale Prainesh Gunneswaran. Quest’ultimo si vendicherà ai quarti di finale al Challenger di Liuzhou, eliminando Fabbiano dal torneo. Chiude la stagione alla posizione nº 101 del ranking ATP.
Comincia la stagione 2019 con il torneo ATP 250 di Auckland, dove tenta invano di superare il tabellone di qualificazioni perdendo al turno decisivo da Maximilian Marterer. La posizione in classifica mondiale gli consente di accedere direttamente al tabellone principale degli Australian Open dove, eliminando in 4 set Jason Kubler, vince il suo primo incontro in carriera nel Major australiano, il quinto a livello di Grande Slam.
Dopo nove sconfitte consecutive al primo turno, torna alla vittoria sull’erba del torneo di Eastbourne. Raggiunge per la prima volta la semifinale di un torneo ATP, dove viene sconfitto da Sam Querrey. A Wimbledon bissa il risultato del 2018 giungendo al terzo turno. Al primo elimina in cinque set Stefanos Tsitsipas, nº 6 della classifica ATP, vendicando la sconfitta subita nell’edizione precedente del torneo e ottenendo la sua prima vittoria in carriera contro un top 10.
Al torneo di Umago viene sconfitto al primo turno da Stefano Travaglia, mentre nel successivo 250 di Gstaad giunge per la quarta volta ai quarti di finale di un torneo ATP, superando lo svizzero Sandro Ehrat in due set e Lorenzo Sonego in tre, prima di arrendersi a Cedrik-Marcel Stebe. Dopo due sconfitte al primo turno, nei tornei di Kitzbühel e Winston Salem, agli US Open batte al primo turno Dominic Thiem, nº 4 della classifica ATP e del seeding, ottenendo la seconda vittoria in carriera contro un top 10, la prima nei confronti di uno dei primi 5 giocatori al mondo. All’Open di San Pietroburgo Thomas Fabbiano viene poi sconfitto al primo turno in tre set dal connazionale Salvatore Caruso. Non supera le qualificazioni a Zhuhai, Tokyo e Shanghai. Viene sconfitto al primo turno a Mosca da Egor Gerasimov, in doppio invece in coppia con Andreas Seppi raggiunge le semifinali.
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