Martina Trevisan ha ripercorso la sua carriera in un’intevista a “Behind the racquet”: “A circa 14 anni, un momento importante per la mia crescita, avevo bisogno di molto affetto e amore. Le persone a me vicine vedevano solo Martina “la tennista”, e non la ragazza che cresceva con i propri bisogni.
Penso che questo mi abbia reso quello che sono oggi. Sono diversa dagli altri per la mia sensibilità. Sono una persona molto sensibile e mi piace molto ascoltare le persone. Non ho paura del fallimento. Mi sveglio ogni mattina e faccio del mio meglio. Imparo sempre cose nuove per migliorare come donna e come atleta. Se non ci riesco, non ho rimpianti perché ci metto tutto il mio impegno”.
“Il tennis ha cambiato la mia vita – ha spiegato Martina -. Ci sono stati tanti momenti positivi ma anche tanti momenti negativi. Entrambe queste esperienze mi hanno aiutato a crescere. Cerco sempre di vedere gli aspetti positivi. Dopo una grande vittoria, mi godo il momento e apprezzo le emozioni istantanee, quelle che non torneranno mai allo stesso modo”.
“Ci saranno sempre critiche e pressioni. La mia esperienza più dolorosa fuori dal campo è stata quella di sentirmi sola durante un momento molto difficile della mia vita. Fuori dal campo cerco di non pensare al lavoro. Il mio ragazzo e la mia nipote mi aiutano a rilassarmi e ricaricare le batterie. È molto importante per ognuno di noi sentirsi amato”.
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