Andy Murray in un’intervista all’Evening Standard ha confessato le sue difficoltà a tornare competitivo ad alto livello dopo l’operazione all’anca: “Da quando mi hanno inserito il metallo nell’anca sapevo che non sarebbe stato facile tornare a giocare, ma non credevo sarebbe stato così difficile”.
“Mi sono allenato duramente per tanto tempo, ma continuano i disagi e quando gioco non sono in grado di giocare al mio livello. Al momento ho solo due opzioni, ritirarmi o continuare a provare e anche se non mi diverto come tanti anni fa ho ancora tanta voglia di giocare”.
L’atleta scozzese durante l’intervista ha parlato anche del maschilismo nel tennis: “Quando ho iniziato a lavorare con Amelie Mauresmo mi sono reso conto del tremendo maschilismo che esiste, lei era stata numero uno al mondo nel tennis femminile e veniva considerata come qualcuno che non poteva addestrarmi realmente, l’hanno giudicata per il semplice fatto di essere una donna”.
“È assurdo, siamo tutti esseri umani e dobbiamo essere giudicati in quanto tali e per nessun altro motivo, spero che non ci siano più altre cose strane. L’Atp impiega molto tempo per giudicare queste situazioni e risponde in maniera timida a casi come quelli di Alexander Zverev o Basilashvili, quando vengono fatte accuse del genere devono esserci regolamenti chiari e severi”.