“Dal momento più bello sono precipitato in quello più brutto”: Matteo Berrettini in un’intervista a Il Messaggero ha rivelato il suo scoramento dopo la rinuncia a Tokyo 2020: “Per me è stata durissima, ho passato brutti momenti, dolore fisico e dolore dell’anima.
Non mi nascondo, sono stato molto male. Sono passato dalla felicità immensa, io in finale a Wimbledon poi premiato da Mattarella e Draghi, infine vincitore morale, diciamo così, insieme ai ragazzi della Nazionale che avevano vinto davvero”.
“Gli infortuni fanno parte della carriera di un atleta, ma questo mi ha privato di un sogno che rincorrevo fin da ragazzo, l’Olimpiade”.
“All’inizio ho reagito malissimo, è stata una delusione. Io le Olimpiadi le sognavo, sono sempre state un obiettivo. Non poter andare mi ha fatto male, è stata una cosa difficile da digerire, ci ho messo un po’ a riprendermi, sono stato parecchio giù, non riuscivo nemmeno a vedere le gare. Per giorni mi sono isolato, non ne volevo sapere di niente e nessuno. Ora sto meglio, la gamba ha recuperato dalla lesione al quadricipite, sono pronto a ripartire da Cincinnati”.