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Un inizio di settimana dei più tristi quello del 15 maggio: Padova piange la morte di Maurizio Pavia, storico maestro di tennis che si è spento a 70 anni domenica 14 maggio. Maurizio era un’istituzione del tennis italiano e veneto, oltre alla sua grande competenza ed esperienza nel settore, lo ha contraddistinto in special modo l’empatia ed il rapporto capacae di instaurare con i suoi allievi.
Nonostante le proposte di incarichi più prestigiosi, Maurizio Pavia era rimasto fino all’ultimo ad insegnare tennis nella sua città, presso l’Accademia Tennis Plebiscito di Padova, che tramite la sua pagina Facebook ha reso nota la triste notizia. Sotto l’annuncio della morte dell’allenatore una serie di commenti affettuosi testimoniano quanto Pavia abbia lasciato il segno nella realtà tennistica padovana e non solo.
Chi era Maurizio Pavia, il maestro del Centro Sportivo Plebiscito
Maurizio Pavia era sposato e divorziato, con la sua morte lascia un figlio ed un fratello. Quella di Pavia è stata una vita dedicata al suo grande amore: il tennis. Da giovane è stato un giocatore di gran talento: classificato B1, per poi continuare la propria carriera come coach.
Nel corso della sua lunghissima carriera Pavia si è tolto molte prestigiose soddisfazioni: Presidente dell’associazione Aimat Veneto (la prima istituzione dedicata ai maestri di tennis professionisti), direzione regionale del settore maestri veneto della Fit e la proposta di diventare il settore tennistico nazionale per la Federazione Italiana. L’amore per Padova però fu troppo grande: non appena finita la scuola Maestri di Roma, invece che restare nella capitale e lavorare nella Federazione, torna a Padova per occuparsi invece dello sviluppo del settore giovanile della sua zona.
Inizialmente Pavia allenò i ragazzi del Centro Sportivo 2000, per poi passare per un breve periodo al Tennis Club Padova, tornando poi definitivamente al Centro Sportivo 2000. Oltre al tennis una delle sue altre passioni era il bridge, di cui ha fatto anche numerosi tornei. Il suo era lo stile di vita del perfetto sportivo: no alcool no fumo e dieta sana.
Qual è il ricordo di Maurizio Pavia
In oltre 40 anni di carriera nel settore tennistico, sono molti atleti e tecnici che hanno incontrato Maurizio Pavia intrattenendoci anche dei rapporti. Il ricordo generale è inequivocabile: umanità, gentilezza, eleganza e passione sono sempre stati marchio di fabbrica per Pavia, considerato un maestro non solo quando si tratta di tenere in mano una racchetta, ma anche fuori dal campo per quanto riguarda i rapporti umani. Proprio per questo Pavia è stato tanto amato dai colleghi sparsi per la penisola.
Questo è quanto ha scritto per ricordarlo il Centro Sportivo Plebiscito e dal Centro Sportivo 2000: “Tutto lo Staff 2001 Team si unisce alla sua famiglia in questo difficile momento, ricordando Maurizio per quello che è e sempre sarà: il vero cuore pulsante del tennis al Centro Sportivo 2000 e una grande ispirazione, sportiva e umana, per tutti noi“.
Come è morto Maurizio Pavia
Da due anni Maurizio Pavia lottava contro un tumore, e nell’ultimo periodo il suo quadro clinico è rapidamente peggiorato fino al triste epilogo. Si tratta di una perdita ingente per il movimento tennistico padovano e per lo sport italiano in generale.