Matteo Berrettini presente nelle fasi finali di Coppa Davis senza però scendere in campo, si è confidato in un’intervista a Vanity Fair sul brutto periodo che ha passato che lo ha visto per la prima volta in carriera smettere di appassionarsi al Tennis.
In questo articolo scopriamo cosa ha dichiarato.
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Matteo Berrettini ha pensato di dire basta al Tennis
Il giocatore romano ha come anticipato tenuto un intervista al famoso giornale parlando di come si è trovato in questi ultimi mesi lontano dal campo, la sua assenza si è fatta sentire e da fuori si pensava fosse principalmente legata al decorso post infortunio.
La realtà è che fisicamente e mentalmente aveva bisogno di una pausa dal tennis per ritrovare il proprio equilibrio prima come uomo e poi come atleta:
Ho visto il buio, In questi anni ho imparato tante cose, anche a stare nel buio. Mi sono fermato perché la testa e il corpo non andavano più insieme mi mancava per la prima volta la voglia di andare in campo. Poi, pensandoci, ho capito che il tennis è una delle cose che insieme alle persone che amo mi rende felice e così, piano piano ho iniziato a risalire.
In queste sue parole è chiaro che il periodo appena passato non sia stato per nulla semplice ma alla fine, grazie all’aiuto dei propri cari è riuscito a venirne fuori ancora più consapevole delle proprie certezze.
Ora voglio godermi il viaggio, tornare a fare un passo alla volta come facevo agli inizi.
Un ritorno al passato quindi per guardare al futuro con ottimismo e forza di volontà. Quella forza gliela forniva anche Vincenzo Santopadre suo ex allenatore che non sarà più al suo fianco. Ha voluto rilasciare il proprio punto di vista in merito a questa separazione:
È strano abituarmi a non averlo più con me. Tutta la vita da giocatore l’ho passata con lui, ma eravamo arrivati ad un punto in cui non avevamo più niente da dare. Però resteremo uniti per sempre.
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“Sinner, uno stimolo per ripartire”
Nel corso della lunga chiaccherata Matteo ha parlato anche del suo collega Jannik Sinner che ora è sotto i riflettori per le ottime prestazioni che ha espresso durante le ATP Finals:
Ha fatto cose straordinarie e merita di essere il leader dell’Italia in Coppa Davis, non sono invidioso, anzi, per me è uno stimolo per ripartire.
Ha voluto anche spiegare il perché della sua presenza a bordo campo nella Final 8 di Coppa Davis in corso a Malaga:
Prima di decidere di andare, ho aspettato che tutti i ragazzi fossero d’accordo ad avermi con loro. Per me ora è importante essere qui, respirare l’atmosfera delle competizioni, il gruppo è compatto e motivato. Io spero di esserci alla prossima occasione, per adesso tiferò dalla panchina.
Si spera che questo sia solo il primo passo per vederlo attivamente operativo nel 2024 non più come supporter ma come giocatore vero e proprio, con l’obiettivo di tornare ad alti livelli, dove merita di stare.