Il poster ufficiale del Roland Garros 2025: un’opera d’arte unica

Scopri il nuovo poster del Roland Garros 2025, un mix di tennis e fumetto.

Un poster che racconta una storia

Nel 2025, il Roland Garros presenta un poster ufficiale che si distacca nettamente dalle tradizioni passate. Ideato dall’artista Marc-Antoine Mathieu, il 46° poster del torneo parigino si distingue per la sua originalità e il suo approccio innovativo.

Mathieu, noto per il suo lavoro nel campo dei fumetti, ha saputo trasporre l’essenza del torneo in un’opera che unisce il mondo del tennis e quello della grafica.

Un’ispirazione unica

La creazione del poster è stata ispirata dalla visione di un campo da tennis dall’alto, un’angolazione che ha permesso all’artista di vedere le linee del campo come una griglia di fumetti.

“Dal momento in cui ho capito che un campo da tennis visto in pianta assomiglia a una striscia di fumetti, mi sono divertito a trasformare la disposizione di un campo da tennis e a sposarla con la griglia di un fumetto”, ha dichiarato Mathieu. Questo approccio ha portato alla creazione di dieci pannelli che formano una pagina di fumetto, rendendo il poster non solo un’immagine, ma una vera e propria narrazione visiva.

Il colore della terra battuta

Uno degli aspetti più affascinanti del poster è la rappresentazione del colore della terra battuta. Mathieu ha cercato di ricreare il pigmento dell’argilla in modo fedele, affrontando la sfida di riprodurre una sfumatura complessa. “L’argilla è più di una sfumatura, è un pigmento e non è facile da riprodurre su un’immagine”, ha spiegato l’artista. La collaborazione con la Federazione Francese di Tennis ha permesso un dialogo costruttivo, arricchendo ulteriormente il processo creativo.

Un viaggio attraverso il tempo

Il poster non è solo un’immagine statica, ma un racconto che esplora il passaggio del tempo. Mathieu ha voluto rappresentare questa transizione attraverso i colori, passando da un azzurro cielo a un blu notte. “C’è questa ovvia idea del passaggio del tempo, il campo si è come addormentato, forse la partita continua, non lo sappiamo…”, ha concluso l’artista. Questa riflessione invita gli spettatori a immaginare cosa accade al Roland Garros quando le luci si spengono e il pubblico se ne va.

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