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Un inizio di stagione difficile per Cobolli
Flavio Cobolli ha iniziato il 2025 con una prestazione deludente all’ATP 250 di Montpellier, dove è stato eliminato dall’olandese Jesper De Jong con un punteggio di 6-3, 7-6(2). Nonostante le aspettative elevate, il giovane tennista italiano ha faticato a trovare il ritmo giusto, mostrando una certa passività nei suoi colpi e una mancanza di incisività al servizio.
Questo ha reso difficile per lui competere contro un avversario che ha dimostrato maggiore aggressività e velocità in campo.
Le difficoltà in campo e il maltempo
La partita è stata segnata da interruzioni dovute a maltempo, con problemi di illuminazione che hanno disturbato il flusso del gioco.
Cobolli ha avuto momenti di buona prestazione, come quando è riuscito a portarsi in vantaggio nel secondo set, ma non è riuscito a mantenere la concentrazione necessaria per chiudere il set a suo favore. La sua incapacità di gestire i momenti cruciali ha evidenziato una certa fragilità mentale, che potrebbe essere influenzata dai recenti infortuni che ha subito.
Le aspettative e le pressioni del circuito ATP
Il tennis italiano sta vivendo un periodo di grande fermento, con giocatori come Jannik Sinner che hanno alzato l’asticella delle aspettative. Tuttavia, Cobolli, pur avendo mostrato potenzialità, deve affrontare la pressione di essere paragonato a talenti già affermati. La sua recente sconfitta ha riacceso il dibattito su quanto sia difficile emergere nel circuito ATP, specialmente per un giovane che ha già subito infortuni e ha bisogno di tempo per adattarsi e crescere.
Il futuro di Cobolli: tra speranze e realtà
Nonostante le difficoltà, ci sono segnali di speranza per Cobolli. La sua capacità di recuperare e competere in situazioni difficili è un aspetto positivo da cui partire. Con il giusto supporto e un lavoro costante, potrebbe trovare la sua strada nel circuito. È fondamentale che Cobolli si concentri sul miglioramento delle sue prestazioni e sulla costruzione di una mentalità resiliente, in grado di affrontare le sfide future. La strada è lunga, ma il talento è indiscutibile.
