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Un addio difficile
Juan Martin del Potro, uno dei tennisti più amati della storia, ha recentemente condiviso le sue emozioni riguardo al ritiro dal tennis professionistico. Dopo aver disputato il suo ultimo match contro Novak Djokovic, l’argentino ha iniziato un percorso di accettazione della sua nuova vita, lontano dai campi da tennis.
“Dopo l’addio con Djokovic ho sentito che non ero più un giocatore professionista, che era iniziato un nuovo capitolo”, ha dichiarato del Potro, evidenziando la difficoltà di adattarsi a questa nuova realtà.
Le sfide quotidiane
Nonostante il ritiro, il dolore al ginocchio continua a tormentare del Potro, rendendo la sua vita quotidiana una sfida costante.
“Cosa mi serve per essere completamente felice? Guarire completamente il ginocchio. Ancora oggi sento dolore ogni giorno”, ha rivelato. Questo aspetto della sua vita è stato un tema ricorrente, poiché l’ex campione cerca di trovare un equilibrio tra il suo passato glorioso e il presente, che è segnato da limitazioni fisiche.
Ricordi di Rio de Janeiro
Rio de Janeiro ha un significato speciale per del Potro, che ha vissuto momenti indimenticabili durante le Olimpiadi del 2016. “Rio è un posto molto speciale per me. Ho giocato qui le Olimpiadi nel 2016, sono molto felice di essere qui. Quella settimana è stata una delle più felici della mia carriera”, ha affermato. I ricordi delle sue vittorie e delle emozioni vissute in Brasile rimangono vivi nella sua mente, rendendo ogni visita un momento di riflessione e nostalgia.
Il futuro del tennis sudamericano
Parlando del futuro del tennis in Sud America, del Potro ha espresso ottimismo. “Se c’è una stella sudamericana, forse l’ATP ci tratterà in modo diverso. Abbiamo tifosi ineguagliabili. Argentina, Brasile, Cile… abbiamo passione e tradizione”. Questo spirito di comunità e supporto tra i paesi sudamericani è fondamentale per la crescita del tennis nella regione.
Un possibile futuro da allenatore
Riguardo alla possibilità di diventare allenatore, del Potro si mostra cauto. “Molti giocatori mi chiamano per chiedermi consigli sul servizio o sul dritto. Pensavo fosse più facile aiutare gli altri di quanto lo sia realmente. Non credo di essere ancora pronto per fare l’allenatore perché non voglio viaggiare ogni settimana”. Questa riflessione dimostra la sua consapevolezza riguardo alle sfide che comporta il ruolo di coach, un compito che richiede dedizione e impegno.
Un nuovo equilibrio nella vita
Attualmente, del Potro sta cercando di trovare un nuovo equilibrio nella sua vita. “La mia vita è molto diversa ora. Ho tempo per me, per le mie cose. Sto facendo alcune attività a Tandil, mi incontro con i giocatori, faccio attività con gli sponsor durante i tornei, poco a poco torno a fare cose legate al tennis”, ha concluso. Questa fase della sua vita è caratterizzata da un desiderio di esplorare nuove opportunità, mantenendo sempre un legame con il mondo del tennis.