Argomenti trattati
Emma Raducanu, giovane promessa del tennis britannico e vincitrice degli US Open, ha recentemente disattivato il suo profilo Instagram, suscitando preoccupazione e curiosità tra i suoi fan. Questa decisione arriva a poche settimane da un episodio di stalking avvenuto durante il Dubai Tennis Championships, un evento che ha messo in luce i rischi legati alla fama e all’esposizione sui social media.
La sua pagina, che contava oltre tre milioni di follower, non è più accessibile da ieri sera, lasciando aperte domande sulla sua presenza online e sul suo benessere personale.
La scelta di Raducanu di allontanarsi da Instagram potrebbe rappresentare un tentativo di proteggersi dalla pressione e dal giudizio costante che i social media possono comportare.
Nonostante la sua popolarità, la tennista ha mantenuto un profilo relativamente basso su altre piattaforme, come Twitter e Facebook, dove le sue ultime interazioni risalgono a diversi mesi fa. Questo silenzio potrebbe essere interpretato come un segnale di una necessità di riflessione e recupero, soprattutto dopo un periodo di difficoltà fisiche e prestazionali. Infatti, il suo avvio di stagione nel 2025 non è stato dei migliori, con sole tre vittorie in nove incontri sul WTA Tour.
La decisione di Raducanu ha riacceso il dibattito sull’impatto dei social media sulla salute mentale degli atleti e delle celebrità. Molti utenti di internet hanno espresso opinioni contrastanti, alcuni sostenendo che i social siano una giungla pericolosa, mentre altri vedono in essi un’opportunità per connettersi con i fan. La questione centrale rimane: come possono le figure pubbliche gestire la loro immagine e il loro benessere in un mondo sempre più dominato dai social? La scelta di Raducanu di disattivare Instagram potrebbe essere un esempio da seguire per altri, dimostrando che prendersi una pausa è fondamentale per la salute mentale.